La salute intestinale è fondamentale per il benessere generale, influenzando tutto, dall’assorbimento dei nutrienti alla protezione contro gli agenti patogeni. Ma cosa succede quando la barriera intestinale si rompe? E come aiutano le piante officinali a riparare la barriera intestinale? Esploriamo insieme i marker chiave dei disturbi intestinali e i benefici che alcune piante possono offrire.
Marker: Le elastasi scompongono l’elastina, cruciale per la elasticità dei tessuti connettivi.L’elastasi pancreatica, necessaria per la digestione, potrebbe segnalare problemi se i suoi livelli sono bassi, come fermentazioni intestinali o malattie infiammatorie dell’intestino. Come ciò influisce sulla nostra salute digestiva quotidiana? Sintomi come gonfiore addominale, crampi, diarrea potrebbero essere collegati.
Pianta Officinale: Sorprendentemente, il timo, una comune spezia che troviamo nelle nostre tavole, si è rivelato un potente antimicrobico. Uno studio ha dimostrato che il timo è efficace quanto la Rifaximina, un antibiotico spesso prescritto per la SIBO. Il timo non solo aiuta a combattere la SIBO, ma migliora anche la digestione e la salute intestinale.
Marker: La disbiosi promuove un aumento delle specie fungine che vengono in nostro aiuto ad un controllo di cibi non utilizzati dal nostro organismo (zuccheri in eccesso). Alcuni esempi di miceti: tutte le specie della Candida (albicans, parapsiliosis, glabrata), Fusarium, Aspergillum e Penicillium. I sintomi più comuni di una infezione fungina? Debolezza, inappetenza, dermatita atopica, orticaria, ansia, crampi intestinali.
Pianta officinale: Qui entra in gioco l’origano. Ricco di carvacrolo, l’origano possiede proprietà antifungine e antinfiammatorie che possono combattere queste infezioni. Oltre a ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale, l’origano migliora l’integrità della barriera intestinale.
Marker: Parassiti come Giardia lamblia e batteri come Salmonella ed Escherichia coli non sono solo fastidiosi, ma possono scatenare gravi disturbi intestinali. Immagina crampi addominali intensi, evacuazioni frequenti e una febbre che non passa. Focalizziamoci su E. coli: se questo batterio decide di “viaggiare” dalle viscere alle vie urinarie, può scatenare cistiti fastidiose e, se trascurate, possono tornare a tormentarti.
Piante officinali: L’aneto non è solo una spezia deliziosa, ma si è rivelato un potente rimedio naturale contro i parassiti intestinali. Uno studio ha evidenziato che l’aneto può essere altrettanto efficace del metronidazolo, un farmaco comunemente usato per trattare la giardiasi. I suoi composti attivi, come l’anetolo, agiscono direttamente sui parassiti a livello molecolare, offrendo una soluzione naturale e sicura. Nel caso dell’E. coli nelle vie urinarie, entra in gioco il Mirtillo Rosso: ricco di proantocianidine, questa bacca impedisce ai batteri di aderire alle pareti della vescica, riducendo così il rischio di infezioni. Studi recenti hanno confermato che l’assunzione regolare di mirtillo rosso può significativamente ridurre gli episodi di cistite, soprattutto nelle donne affette da infezioni ricorrenti.
Marker: La Zonulina è una proteina che regola la permeabilità dell’intestino per bloccare tossine, batteri nocivi e altre molecole indesiderate dall’entrare nella circolazione sanguigna. E se i suoi livelli si dovessero alterare?
-Se sono troppo alti, potrebbero segnalare problemi come morbo celiaco, sindrome dell’intestino irritabile o malattie autoimmuni.
-Al contrario, livelli bassi possono indicare un “Leaky gut”, dove l’intestino diventa permeabile e permette a sostanze dannose di passare liberamente, causando problemi di salute.
I probiotici, in particolare il Lactobacillus rhamnosus, possono fare la differenza. Questi batteri benefici aumentano l’espressione delle giunzioni strette, riducendo così la permeabilità intestinale e l’infiammazione.
Marker: La calprotectina è una proteina presente nei globuli bianchi, marker di infiammazione intestinale. Sai cosa succede in caso di infiammazione? I globuli bianchi (neutrofili) migrano verso l’area infiammata e rilasciano la calprotectina. Livelli elevati indicano condizioni infiammatorie croniche come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
Pianta officinale: L’origano, già menzionato per le sue proprietà antifungine, brilla anche per le sue capacità antinfiammatorie. L’origano è utile nel ridurre le citochine pro-infiammatorie grazie al suo alto livello di principio attivo carvacrolo, potente antiossidante naturale.
Marker: La disbiosi putrefattiva indica che la “macchina intestinale” è fuori controllo, ciò è causato da uno squilibrio nel microbiota intestinale che favorisce la produzione eccessiva di indolo. Questo fenomeno, noto come disbiosi, può essere alimentato da una dieta scorretta, stress psicofisico, infezioni, disturbi gastrointestinali e l’uso di farmaci. In pratica, tutto ciò porta a un aumento dei livelli di indolo e scatolo nell’organismo.
Pianta officinale: L’estratto di semi di pompelmo (GSE) è noto per le sue potenti proprietà antimicrobiche. Efficace contro oltre 800 ceppi di batteri, il GSE protegge la mucosa gastrointestinale e accelera la guarigione delle lesioni, migliorando l’equilibrio del microbiota, facendo così tornare a livelli normali l’indolo. Un piccolo frutto con un grande impatto sulla salute intestinale.
La connessione tra marker biologici e piante medicinali offre un approccio naturale e innovativo per gestire i disturbi della barriera intestinale. Incorporare piante come timo, origano, aneto, mirtillo rosso e semi di pompelmo nella propria dieta può migliorare significativamente la salute intestinale ristabilendo l’eubiosi.
Il tutto va ovviamente accompagnato anche dalla giusta alimentazione, ne parlerò nei prossimi mesi sul mio sito web: www.nutrizionistarinaldi.it
La natura offre soluzioni potenti e gustose: perché non approfittarne?
Autore Dr. David Rinaldi, Direttore Scientifico di Plus Nutre.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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